Nel 1849 don Agostino Provenzale, fratello del nostro trisnonno e parroco di Lausetto, chiamato alle armi in occasione della prima Guerra d'Indipendenza italiana, cadde accanto al proprio cavallo abbattuto dal nemico nel corso della battaglia di Novara.
Per sfuggire al successivo rastrellamento ebbe l'intuizione di nascondersi nel ventre del proprio animale e fu così che si salvò.
Rientrato alla sua parrocchia decise, per la grazia ricevuta, di innalzare una croce proprio in cima a quel picco che sovrasta Chiappera, di cui era stato anche il primo salitore.
Nel 1850, con l'aiuto di parrocchiani, parenti ed amici, realizzò l'impresa portando in vetta con corde e verricelli i pezzi della croce che lì venne innalzata a dominare la valle.
Fu allora che l'indiscussa "regina" - oggi conosciuta come Rocca Provenzale - venne battezzata Croce Provenzale.
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